"Le mie prigioni" è un'opera autobiografica scritta da Silvio Pellico e pubblicata per la prima volta nel 1832. Il libro racconta la drammatica esperienza dell'autore, arrestato nel 1820 per le sue attività patriottiche e condannato a morte per cospirazione contro l'Impero austriaco. La pena fu poi commutata in vent'anni di carcere duro, che Pellico scontò in varie prigioni, tra cui la famosa fortezza dello Spielberg in Moravia.
Attraverso un racconto intimo e toccante, Pellico descrive le sofferenze fisiche e morali subite durante la prigionia, ma anche la forza interiore e la fede che lo sostennero nei momenti più difficili. "Le mie prigioni" è un'opera di denuncia contro l'ingiustizia e la repressione, ma anche un messaggio di speranza e resilienza, che ebbe un forte impatto sull'opinione pubblica europea dell'epoca e divenne un simbolo della lotta per la libertà e l'indipendenza dell'Italia.