Una piccola sfida divertente per chi ama la lettura e per chi vuole imparare a leggere un'opera d'arte: una bella novella di Pirandello a una prima interpretazione ci racconta una vicenda ma a un ascolto più attento ci racconta la viva e veritiera visione del mondo di uno dei nostri più importanti scrittori...

In questa novella tutto sembra ruotare intorno a un paio di scarpe, “due povere scarpacce enormi, sformate, scalcagnate, con gli elastici, ai due lati, slabbrati, crepati” che, poste davanti a una camera d’albergo, “pajono in gastigo”.

Queste scarpe sono del signor Funardi Rosario, giunto in un ignoto albergo di un’imprecisata città di mare della Sicilia da New-York e di professione “intraprenditore”.

Essendo la sorte del signor Funardi del tutto scontata perché annunciata dal titolo della novella, tutto l’interesse è rivolto al contesto in cui ruota la vicenda del protagonista, a cominciare dalla coprotagonista, una vecchia signora vicina di camera del signor Funardi che, per ragioni familiari e controvoglia, deve recarsi negli Stati Uniti d’America con i suoi due figli.

Ci sono poi gli altri personaggi, con i loro interessi e i loro comportamenti, che pure chiedono di essere compresi.

Di conseguenza l’analisi dei personaggi della novella appare l’unico mezzo per comprendere il senso della medesima, che ora sembra ruotare intorno alle “due povere scarpacce” del signor Funardi.