Il volume offre uno spaccato sulla Genova di età tardo-medievale e moderna, vista attraverso le parole di coloro che l’hanno costruita e con gli occhi di chi, oggi, ne studia le testimonianze materiali. Parole e oggetti, documenti ed edifici sono quindi messi a confronto in modo sistematico, lungo un percorso che, partendo dai materiali da costruzione, arriva all’opera finita, prima scomposta nelle sue parti e infine letta come frutto intelligente dell’operato di committenti, ‘magistri’ ed operai. L’esame del ‘caso genovese’, esemplare sia per la riccchezza delle sue fonti d’archivio sia per il grande numero di case antiche ancora conservate, costituisce così un pretesto per proporre una chiave di lettura e di rivalutazione del costruito del passato, la cui ‘qualità diffusa’ è spesso sfuggita all’attenzione delle diverse storie dell’architettura.