Lâarchitettura rappresenta una delle piÚ importanti testimonianze della presenza dellâuomo sulla terra. In questo senso non solo è legata alla storia: è essa stessa storia per eccellenza. Basterebbe ricordare il tormentone che ogni anno si scatena quando si tratta di individuare qualche architettura o qualche luogo da aggiungere al ÂĢpatrimonio dellâumanità Âģ. Eppure la sua interpretazione viene spesso lasciata alle forme come alle ideologie che essa veicola. La stessa lingua con cui questa storia cosÃŦ fondamentale si racconta appare presa in prestito: dalla storia dellâarte come dalla sociologia, dal romanzo come dalla giurisprudenza. Quella che si dichiara essere la testimonianza per eccellenza non fa spesso i conti neanche con il significato della stessa parola ÂĢtestimonianzaÂģ. Questo libro cerca di restituire al rapporto tra architettura e storia la complessità che esso conserva, nonostante tutti i tentativi di incasellarlo in tipi o categorie formali e sociali. Lo fa indagando le relazioni che lâarchitettura costruisce e muta nel tempo con la religione, la tecnica, il diritto, la rappresentazione dellâautorità , i sentimenti quotidiani attraversati da mutamenti, a volte drammatici a volte celebrativi. Lo fa scegliendo, per ogni capitolo, una parola chiave o piuttosto unâarchitettura che aiutino a capire come quelle parole, di cui noi spesso abusiamo, costruiscano relazioni tuttâaltro che rassicuranti tra le parole e le cose. Con una scelta quasi scontata, per lâimpostazione di un libro cosÃŦ: restituire al lettore il punto di osservazione che chi scrive si è costruito, perchÊ sia piÚ chiaro, e al tempo stesso piÚ discutibile, il suo esercizio di storico.