Come esistono nasi che, forti di un prodigioso fiuto, inventano i profumi, cosÃŦ esistono occhi in grado di rivelare la paternità di un dipinto. Se a un occhio esperto bastano pochi istanti per identificare lâautore di unâopera rimasta per secoli nellâombra, è perchÊ dopo lunghi anni di addestramento sa isolare dettagli che contano piÚ di unâimpronta digitale. Lâintuito e le conoscenze acquisite, perÃ˛, non sempre sono sufficienti a stanare un capolavoro: le scoperte piÚ sensazionali avvengono spesso grazie a un evento del tutto fortuito. Capita per esempio che lo sguardo si posi su un Cristo in croce appeso nella galleria di un museo visitato per caso, e che proprio in quellâistante un raggio di sole ne illumini le unghie â riconoscibili fra mille per la levigata lucentezza â svelando un Bronzino a lungo ricercato e dato per disperso. Epiloghi come questo la dicono lunga su unâattività che assomiglia molto a quella del detective. Sulle tracce di quadri smarriti, il connoisseur si affida a una rete di informatori e, indizio su indizio, fatica non poco prima di mettere insieme i pezzi del puzzle. Il suo sguardo non si lascia dirottare da restauri scellerati, da precedenti attribuzioni eccessivamente disinvolte e dal proliferare dei falsi, ma si immerge dentro la vita dei dipinti. Se vi vedesse soltanto delle immagini, se non fosse cosÃŦ sensibile da riuscire a entrarvi, non arriverebbe mai a capirli. Philippe Costamagna, appartenente a quello sparuto gruppo di iniziati chiamati ad autenticare tele anonime in ogni angolo del mondo, ci svela trucchi e insidie di una professione in perenne equilibrio fra le necessità del rigore scientifico e le gratificazioni offerte da mercanti e collezionisti spesso abbagliati da interessi personali. Un racconto che fonde memorie private, riflessioni sui ferri del mestiere, curiosità storiche e aneddoti succulenti sulle vicende di alcuni illustri predecessori del calibro di Berenson, Longhi e Zeri: tre uomini e tre personaggi radicalmente diversi tra loro, nelle cui straordinarie fototeche si sono formate generazioni di studiosi e che hanno segnato, ciascuno con le proprie stravaganze, la misteriosa arte dellâattribuzionismo.