la gang degli Havoc.
I miei nemici, diventati poi amici e infine amanti.
Questi ragazzi non sono certo stinchi di santo, eppure la guerra in corso sta resuscitando i loro demoni interiori.
Un tempo ero io il loro obiettivo. Stavolta, invece, sono colei che decide.
L’ultimo anno di scuola sarà il mio anno.
Abbatterò i miei avversari.
Leccherò la lama della vendetta e assaggerò il sapore del sangue.
Gli Havoc sono miei e siamo stati noi i primi ad arrivare sulla scena.
Chi osa metterci i bastoni fra le ruote lo fa a suo rischio e pericolo.
Non si scatena una ribellione senza uno spargimento di sangue.
A noi non dispiace unire due torti per trovare la giusta soluzione: spero solo che le nostre ossessioni personali non ci uccidano prima del previsto.
C.M. Stunich si autodefinisce bibliofila, adora i tè esotici e una schiera di personaggi le affolla costantemente i pensieri, creando uno strano e turbinante vortice nella sua testa. Qualcuno potrebbe definirla pazza, ma a Caitlin Morgan non importa – soprattutto considerando che scrive biografie in terza persona. Inoltre, una buona metà dei personaggi che le girano in testa è composta da ragazzacci sexy con labbra voraci e mani esperte (tra le altre cose). Se essere pazza significa stare con loro ogni giorno, C. M. ha deciso di farsi internare.