Proposto da Jhumpa Lahiri al Premio Strega 2021 con la seguente motivazione:
«Come La tempesta, il capolavoro rinascimentale di Giorgione, questo romanzo si interroga sul rapporto profondo e misterioso fra natura e umanità. Anche il romanzo parla di un fiume, un ponte, le rovine. Inquadra una famiglia precisamente raffigurata. E ci troviamo in un’atmosfera burrascosa, densa di nubi, con un cielo squarciato che darà, ai personaggi ma anche al lettore, una svegliata cruciale. In questo romanzo tanto feroce quanto fine la tensione monta pagina dopo pagina. Mezzalama si interpella sul senso precario dell’innamorarsi, di mettere su una casa, di crearsi una famiglia. I punti di vista del marito e della moglie si alternano e oscillano fra passato e presente ma le riflessioni più urgenti riguardano un futuro in ballo, non solo per la coppia ma per un pianeta a rischio i cui fenomeni naturali mostrano un profondo sbilanciamento. Queste pagine affrontano, con grande compostezza e lucidità, le distanze che erodono le relazioni più intime, la vicinanza fra creazione e caos, e lo sconforto di trovarci ai limiti di un mondo sostenibile. Scritto con il massimo controllo, Dopo la pioggia arde quietamente e rivela la mano di un’artista esatta, matura e incisiva. Mezzalama ha realizzato un romanzo straordinariamente attuale, eppure, nella sua specificità, si nutre di mitologia e di una dimensione astratta attraverso la quale questa famiglia affranta diventa ogni famiglia, e questa Roma travolta dalla tempesta diventa ogni luogo sulla terra. Capiamo meglio, leggendolo, come sopportare i rovesci della sorte, come tutelare le generazioni che verranno, come resistere a tutte le incertezze all’orizzonte».
Chiara Mezzalama è nata a Roma. Scrittrice, traduttrice e psicoterapeuta, nel 2009 ha pubblicato il suo primo romanzo, Avrò cura di te (Edizioni E/O). È inoltre autrice di un diario sugli attentati terroristici a Parigi dal titolo Voglio essere Charlie: diario minimo di una scrittrice italiana a Parigi (Edizioni Estemporanee 2015). Il giardino persiano è il suo secondo romanzo, pubblicato dalle nostre edizioni nel 2015. Tradotto in francese e in persiano, censurato in Iran, al romanzo è ispirata una versione per bambini, Le jardin du dedans-dehors, un album illustrato vincitore di numerosi premi e tradotto in varie lingue. Insegna letteratura presso l’Istituto Italiano di cultura di Parigi, collabora con le riviste Leggendaria e Parktime Magazine. È membro dell’associazione Piccoli Maestri. Vive tra Roma e Parigi e ha due figli.