Le notti spensierate del club sono però turbate dalla presenza di un avventore che ogni sera si siede al tavolo centrale, ordina un Campari, non parla con nessuno e spande intorno a sé una cappa di gelo e tristezza, guastando gli affari. Il Cavalier De Angelis e i suoi sodali decidono di interrogarlo e scoprono che, a modo suo, sta cercando di farsi notare. È corsa voce che al Club 22 sappiano risolvere i problemi dei più sventurati, e lui, Giovanni Ramaglia, è un vero fuoriclasse della sventura. Un uomo buono, troppo buono, minacciato da uno strozzino e invischiato in terribili affari... Così proprietario e dipendenti mettono insieme un’improbabile, irresistibile squadra investigativa.
Francesco Pinto rievoca ad arte la Napoli degli anni Sessanta con i suoi protagonisti, le sue musiche e le sue atmosfere, immergendola, con ironia e nostalgia, in un meccanismo giallo di gran ritmo, divertente, coloratissimo e sempre sopra le righe. Un’avventura di eroi scalcagnati e pure meravigliosi, che ben rappresentano l’anima di una città ricca di bellezza, splendore e incantevole voglia di vivere.
È nato nel 1952 a Napoli. È stato a lungo direttore della sede Rai del capoluogo campano e oggi insegna all’Università Federico II. Ha pubblicato, con Mondadori, i romanzi La strada dritta (2011, da cui è stata tratta l’omonima miniserie Rai), Il lancio perfetto (2014) e L’età dell’oro (2016).