Allevato alla corte di Tarquinio Prisco, sotto i saggi insegnamenti dell'augure Azio Nevio, impara presto che non è la discendenza a determinare il valore di un uomo. E che a volte il coraggio del lupo non basta, occorre anche l'astuzia della volpe.
Servio li possiede entrambi. In più ha l'amore di Tarquinia, la primogenita del re, e la protezione della dea Fortuna. È così che, alla morte di Tarquinio, riesce a sedersi sul trono di Roma. Ma Servio ha anche molti nemici, a cominciare dai figli di Anco Marzio e dai senatori che non tollerano un sovrano nato schiavo e le sue leggi liberali. Presto Servio si troverà a doversi guardare le spalle da chiunque, persino da coloro che credeva più vicini. Roma, però, è con lui, e alla grandezza dell'Urbe il sesto re dedicherà la vita. Preparandola a diventare la Città Eterna.