Una storia di silenzi, segreti e coraggio.
Nel cuore dellтАЩItalia rurale degli anni Cinquanta, dove le strade sono di terra battuta, il telefono ├и un lusso e il futuro si misura in raccolti e stipendi settimanali, un uomo accetta un lavoro che nessuno vuole: custode del cimitero.
Si chiama Andrea. Ha due figlie, nessun risparmio, e una vita fatta di riparazioni.┬а
Non crede ai fantasmi. Non crede ai miracoli.┬а
Crede al freddo che entra dalle finestre, alla necessit├а di dare un tetto a chi dipende da lui.
Ma il cimitero non ├и un semplice campo di tombe.┬а
├И un luogo che sceglie chi ascoltare.
AllтАЩinizio, gli accadono cose piccole, quasi trascurabili.┬а
Poi, lentamente, i confini tra i vivi e i morti si assottigliano.┬а
I defunti non urlano, non si trascinano con catene, non fluttuano nellтАЩaria.┬а
Appaiono come ricordi vivi: con i vestiti che portavano in vita, con le mani che indicano, con gli occhi che chiedono una sola cosa: essere ascoltati.
La voce si sparge. La gente del paese comincia ad andare da lui non per pregare, ma per chiedere.┬а
E con il tempo, impara una verit├а amara: non tutti i morti vogliono pace.┬а
Alcuni vogliono giustizia. Altri, vendetta.
Il suo equilibrio precario si spezza quando viene chiamato da una famiglia ricca.┬а
La loro figlia, ├и scomparsa sette anni prima, senza lasciare traccia.┬а
Da quel momento, Andrea capisce che il suo ruolo non ├и pi├╣ solo quello di testimone.┬а
├И diventato un intermediario tra due mondi, e ogni parola che riferisce pu├▓ salvare una vitaтАж o distruggerne unтАЩaltra.
Ma il vero pericolo non viene dai morti.
Viene dai vivi.
Il Custode del Cimitero non ├и un romanzo di fantasmi nel senso tradizionale.┬а
Non ci sono incantesimi, non ci sono rituali.┬а
├И unтАЩopera, fantasy soprannaturale, psicologico e morale, radicata nella realt├а di unтАЩItalia povera, orgogliosa e silenziosa.
Pietro Martorana
Non scrivo horror.┬а
Scrivo racconti ispirati a storie vere, raccolte parlando con le persone.┬а
Vado nei paesi, ascolto, faccio domande.┬а
Cerco episodi che forse sono accaduti davvero, magari dimenticati o tramandati solo a voce.┬а
Da l├м nasce il mio lavoro: trasformare quei racconti in narrativa.
Il mio stile principale ├и quello del fantasy soprannaturale: un genere che non cerca il terrore, ma il mistero.┬а
Non ci sono mostri, n├й sangue. Ci sono presenze.┬а
Ci sono luoghi che conservano ci├▓ che il tempo non ha cancellato.
Ma non scrivo solo di questo.┬а
A volte mi capita di ascoltare storie semplici, quotidiane: vicende dтАЩamore, di amicizia, di avventure vissute o solo sognate.┬а
Anche quelle meritano di essere raccontate.┬а
Perch├й ogni storia, se ├и vera per chi la racconta, pu├▓ diventare vera anche per chi la legge.
Scrivo di uomini e donne comuni, che si trovano a vivere qualcosa di straordinario.┬а
Non cercano gloria, ma risposte.
┬аNon combattono il male, ma cercano di capire cosa resta, dopo che tutto ├и cambiato.
Ogni mio racconto ├и un viaggio: tra realt├а e leggenda, tra il visibile e lтАЩinvisibile.┬а
E ogni storia, prima di essere scritta, ├и stata raccontata. Da qualcuno. A me.
Se leggerete queste pagine, sappiate che non state entrando in un incubo.┬а
State entrando in una memoria.┬а
E forse, in qualcosa che ├и accaduto davvero.