Uno dei maggiori successi del grande drammaturgo americano.
La nuova traduzione di Paolo Bertinetti si basa sulla versione del testo che Tennessee Williams scrisse per la messa in scena del 1974 e si discosta significativamente da quella originaria scritta per il primo allestimento del 1955. Il testo del 1955 aveva subito una revisione importante da parte del regista Elia Kazan. Quando sull'onda dell'enorme successo teatrale venne pubblicato, Williams volle presentare due versioni del terzo atto: una, chiamata Broadway Version, era quella andata in scena; l'altra, chiamata Cat Number One, cioè ÂĢla Gatta numero unoÂģ, era la versione originale prima degli interventi di Kazan. Poi nel 1958 arrivÃ˛ la famosa trasposizione cinematografica con Paul Newman e Liz Taylor (che a Williams non piacque affatto), basata sulla Broadway Version ma ancora piÃē edulcorata, nascondendo l'omosessualità di Brick dietro ambigui accenni poco decifrabili. La versione del 1974 è stata considerata dall'autore quella a tutti gli effetti definitiva, l'unica che rispondeva pienamente alle sue scelte di scrittura drammatica. Possiamo cosà leggere per intero lo scontro verbale tra Brick e il padre che ha il suo climax proprio sul tema dell'omosessualità (ma il padre, splendido personaggio, è assai piÃē tollerante di quanto Brick, e il lettore, si aspettino). Possiamo cosà comprendere come si articola piÃē esattamente il tema della falsità , che è il tema fondamentale del testo, per non dire assoluto: il dilemma tra vivere nell'ipocrisia o autodistruggersi per evitare di farlo.