
Nicola Boscolo
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é accattivante, ma non è un capolavoro, diversamente da quanto enunciato in alcuni titoli di giornali. partiamo da una specie di lager per bambini zombie e a attraverso un plot narrativo di buon livello diventa una sorta di survival horror letterario. Incipit valido, finale anche. In mezzo trai due estremi qualche lacuna, soprattutto nella traduzione italiana. ad esempio: i junkers (survivalisti "antigovernativi" è na porcheria da leggere, ovvero cacofonico - sarebbe più corretto gli junkers (suona meglio) quanto alle trovate sanno un po' di deja vu alla resident evil o altri storie-film similari : solito patogeno che infetta gli umani (stavolta è un fungo...) e li trasforma in non-umani. lo stesso dicasi per le fazioni in lotta umane (governativi- antigovernativi, con bande di survivalisti alla mad max /waterworld) e per l'ambientazione post apocalittica. al netto di tutte queste critiche si lascia leggere tutto d un fiato - vale la pena, costa meno di un buon mojito se preso come e-book
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Giovanni Picone
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Molto diverso dai soliti libri zombi,che l'autore chiama hungrie. Il libro
è entusiasmante,bello la trama diventa un po' monotona in alcuni
paragrafi,ma poi la protagonista ti farà leggere il libro tutto d'un fiato.
Eccezionale,basti pensare che dopo un po' immaginando la storia a tratti mi
sono anche commosso. Bel libro lo consiglio vivamente.
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