In questo capitolo conclusivo della sua nuova trilogia nel mondo fantasy ironico, sporco e violento che lo ha reso noto come uno degli eredi fondamentali della strada tracciata da George R.R. Martin, Joe Abercrombie fa irrompere la propria narrazione steampunk nella Modernità, fonde Il Trono di Spade, Le due città e Il Gattopardo lanciandoci a ritmo indiavolato tra processi, complotti, assedi di antiche fortezze circondate dalla nebbia, in cui i punti di vista si alternano come un turbine e i compromessi e l'idiozia sanno sempre inceppare eroismi e macchinazioni. Il Grande Cambiamento è esploso, e niente sarà più come prima. Forse.