
Michele
Pesante e noioso. Massimo, figura pesante dall'ironia noiosa. Ennesimo cliché di commedia toscana dove il protagonista è più o meno "normale" e gli altri sono tutti caricature che hanno (peraltro) un solo scopo nella vita: girare intorno al protagonista. Dai tempi di Nuti, passando per Pieraccioni: stancante alla lunga (nel caso di questo libro, alla breve). Questo libro non mi è piaciuto e la spiegazione finale l'ho letta a fatica cercando di sconfiggere il senso di noia.