La base di partenza sono modelli classici scelti tra i più efficaci. Ogni mosca è illustrata dalla sequenza fotografica ad alta risoluzione dei passaggi costruttivi e dalle spiegazioni.
Quest'opera di MAURO RASPINI, edita da Fly Line, racconta tutto ciò che si è scoperto negli ultimi 5 lustri sul montaggio e sull'applicazione del cul de canard nelle mosche artificiali.
Il libro presenta 49 artificiali, suddivisi per insetti imitati, capaci di sopperire a quasi tutte le esigenze del pescatore, trattandosi di uno spettro assai completo per ogni tipo di acque. La loro base è il modello classico, ma rivisto e riprogettato in funzione delle nuove tipologie costruttive (reverse, parachute, emerger, ecc), e di alcuni - pochi, ma veramente interessanti - nuovi materiali.
Ma è il cul de canard il vero protagonista, poiché è stato applicato a tutti i modelli descritti in modo da renderli più funzionali, o più credibili, o più galleggianti o tutte le cose assieme. Il libro insegna a realizzare ogni dressing passo per passo, con foto ad alta risoluzione e spiegazioni semplici e chiare. Poi illustra tutti gli accorgimenti inventati per creare con le barbe del Cdc ogni struttura entomologica: ali, addomi, zampe, toraci, esuvie, elitre... Ma solo dove l'estrema idrofobicità del Cdc può essere sfruttata vantaggioramente.
Il libro è pubblicato in tre edizioni, nelle lingue: italiano, francese ed inglese. È acquisatabile sia in versione cartacea (www.flylinemagazine.com) che digitale.
Mauro Raspini pesca con la mosca da trent’anni ed ha iniziato a costruire artificiali prima di imparare a lanciare. Considera la costruzione delle mosche una forma d’arte, paragonabile alla pittura ed alla architettura, quindi imprescindibile dalla conoscenza degli insetti e del passato.
La sua libreria di testi antichi conta oggi più di 250 volumi ed altrettanti sono gli invertebrati che conserva in provetta. Collabora con riviste estere e da ben 20 anni lo fa con Fly Line. Nel 2001 pubblica “La roccia condivisa”, scritti di mosche, di pesci, di fiumi e altre storie. Presidente dell’associazione Ichthyos e del Mosca Club Altotevere, gestore della omonima Tail Water e del World Tuscany Open, è da sempre impegnato nella difesa degli ambienti fluviali e dell’educazione con numerosi progetti con le istituzioni scolastiche. Penna, martello e scalpelli, pennelli, sgorbie, obiettivi per macrofotografia e computer sono gli strumenti con cui cerca di fissare nel tempo e nella memoria istanti della vita nascosta nei fiumi ed indagare, a volte in chiave esoterica, il piccolo degli insetti per capire il grande dell’universo.
Ospite ai principali eventi in Europa ed USA come costruttore e fotografo naturalista, compare nella prestigiosa pubblicazione “Fly Tyers of The World”. Nel 2011 ha pubblicato l’opera “The Fly” in due volumi: The Fly - La genesi sullo scibile classico delle mosche artificiali, votata a perpetuarne la cultura e la memoria in modo globale; e The Fly - Sacro e profano, libro di dressing con le sue elaborazioni in tema di modelli artificiali prettamente da pesca, una sorta di estrema razionalizzazione di tutto ciò che ha costituito l’evoluzione nelle mosche artificiali.