Mary Lee sta sulla riva del fiume di Geeâs Bend e aspetta. Spera che il traghetto non arrivi, ma se arriverà , ci salirà . Tremerà perchÃĐ non sa nuotare e non riesce a dimenticare le molte volte in cui ha attraversato questo brutto fiume marrone solo per trovare ancor piÃđ bruttezza sullâaltra riva.
Ma la paura non ha mai vinto contro Mary Lee, e non câÃĻ fiume che possa fermarla. Anche se questa mattina il suo pensiero giusto le dice che qualcosa ÃĻ in arrivo, qualcosa di grosso. Forse un traghetto. Forse la morte. Forse la fine del suo santuario sul fiume, lâunica casa che abbia mai conosciuto. Sembra tutto sempre lo stesso qui a Geeâs Bend, in Alabama. Qui la guerra civile ÃĻ arrivata e se nâÃĻ andata, ma gli schiavi sono rimasti, e i loro figli, e i loro nipoti, e i pronipoti, e cosÃŽ via, fino a oggi. Qui si sono fatti conquistatori. Sono sopravvissuti ai padroni, si sono ripresi le piantagioni e ne hanno ricavato di che vivere in splendido isolamento: una grande famiglia unita dagli stessi pochi nomi e dallo stesso pugno di leggende. In parte ÃĻ il fiume stesso a isolarli, in parte ÃĻ una questione di personalità . Ma sono soprattutto i bianchi ad aver fatto il possibile per tenerli separati, piÃđ segregati di una colonia di lebbrosi. E adesso, allâimprovviso, vogliono portare a Geeâs Bend un traghetto nuovo fiammante.
Come Dio, il fiume ÃĻ qualsiasi cosa ne dica chi lo ama o chi lo teme: selvaggio e calmo, crudele e gentile.
Si muore molte volte nel corso di una vita, e Mary Lee sa che ogni morte ÃĻ unâillusione.