Pedro Casaldáliga (1928), catalano, dal 1971 al 2005 vescovo di São Félix do Araguaia, nel Mato Grosso (Brasile), teologo della liberazione, è poeta e autore di saggi. Durante la dittatura militare è stato ripetutamente minacciato di morte e ha rischiato l’espulsione. Richiamato dalla curia vaticana per non essersi recato in visita ad limina che i vescovi devono compiere a Roma ogni cinque anni, nel gennaio 1986 inviò una lettera a Giovanni Paolo II e venne ricevuto in Vaticano nel giugno 1988 dai cardinali Ratzinger e Gantin e dallo stesso Wojtyla. Le televisioni parlarono di «imposizione del silenzio» al vescovo brasiliano. Dopo l’ammonizione della curia romana, il racconto della visita a Roma di Casaldaliga offre lo spaccato della sensibilità ecclesiale latino-americana negli anni del pontificato di Giovanni Paolo II.