L'attuazione di questo piano fu in gran parte resa possibile dall'opera di Hjalmar Schacht, ministro delle Finanze e direttore della Reichsbank, le cui politiche (riarmo, disinvolta gestione del debito, promozione dell'export e controllo assoluto dello Stato sull'economia) furono alla base della rinascita della Germania tra le due guerre e del consolidamento del regime nazista. Anche se la sua strategia finanziaria fu alla fine abbandonata in favore di una concezione dell'impero fondata sul principio della «razza», Barbieri sostiene che quella di Schacht era, per molti versi, un'opzione più efficace a disposizione di Hitler, uno strumento in grado di garantire, comunque, risultati assai più duraturi di quelli effettivamente conseguiti dalla macchina genocida del Terzo Reich. Ricco di spunti di riflessione inediti e documentatissimo, L'impero ombra di Hitler ricostruisce in dettaglio la genesi e la natura del progetto imperiale nazista e, nel contempo, aggiunge nuovi tasselli alla storia della guerra fratricida spagnola, una tragedia in cui anche l'Italia fascista svolse un ruolo non secondario, investendo uomini e mezzi senza avere - a differenza della Germania - alcun tornaconto, né di breve né di lungo respiro.