Dinanzi a lui due figure femminili: Giulia, ammaliante e audace fin quasi all'insolenza, e l’aristocratica zia, Regina Jesurum Friedenberg, con tutta la severità e l’eleganza dei suoi ottant’anni, rappresentante di quel mirabile mondo giudaico-veneziano, fatto di libertà e patriottismo, che ha reso grande la civiltà della città lagunare.
La restituzione dell’autentico humus di una città che è da sempre porta d’accesso all’Oriente appare la qualità più originale di questo romanzo, il primo scritto da Riccardo Calimani appena ventiseienne, finemente damascato nell’antitesi tra vecchio e nuovo, verità e inganno, luci e ombre.
Riccardo Calimani è nato a Venezia nel 1946. Laureato in ingegneria elettrotecnica e in Filosofia della scienza, è autore di molti volumi dedicati soprattutto alla storia degli ebrei e di Venezia. Nel 1986 ha ottenuto il Premio cultura della Presidenza del Consiglio dei ministri, nel 1997 il Premio europeo per la cultura. Per nove anni è stato presidente del Meis, Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara.