Sylvie e Bruno, pubblicato nel 1889, è il terzo e ultimo romanzo di Lewis Carroll, ben più famoso come autore di “Alice nel paese delle meraviglie”. Il romanzo è piuttosto eterogeneo, e parti decisamente adatte ai ragazzi con semplici storie e filastrocche, si alternano con discussioni di tipo filosofico e religioso, o dialoghi che si svolgono sulla vena dell’assurdo, tipici dell’autore. Nelle due prefazioni che accompagnano i due volumi di cui si compone il libro (che infatti fu pubblicato in due tempi diversi) l’autore illustra la teoria che ispira il libro, e che propone uno stato di coscienza ordinaria (che si accompagna ad avvenimenti di vita reale del libro) e uno stato di coscienza “magica” (in cui il protagonista interagisce con una realtà non ordinaria, e incontra le due fate, Sylvie e Bruno, che danno il titolo al libro). Un libro complesso e apprezzabile che ovviamente non ebbe lo stesso successo della storia di Alice, ma che fu poi rivalutato nella seconda metà del Novecento, insieme a molta letteratura fantastica.
Impreziosiscono il libro le illustrazioni originali di Harry Furniss.
Traduzione di Silvia Cecchini.
Fictie en literatuur
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