Sin dalle prime raccolte, Alfonso Gatto svi-luppa la sua poesia, passando attraverso una complessa serie d’esperienze, che si snodano: dai versi politici, al lirismo umanitario ed ap-passionato; dalla meditazione sulla morte, alla contemplazione razionale, del “πάντα ῥεῖ“ del-la vita dell’uomo.
Il linguaggio del giovane autore di ISOLA vien fuori, dunque, dal bisogno di amalgama-re sentimento e radici, dando vita ad un di-scorso dell’anima, che trascende i sensi e co-glie le note di una musica interiore.
Commediografo salernitano