Invidioso il cardinal Antonelli delle grandi e cordiali feste fatte da Milano al suo Re, e volendo provare al generale Goyon il filiale amore professato al suo governo dal popolo romano, decise anch'esso di aprire le sale del Vaticano ad una grandiosa festa da ballo.
Un ballo al Vaticano? Non fatene le meraviglie. Davidde danzava innanzi all'arca, ed Alessandro V avvezzò le pareti del palazzo papale a ben altri spettacoli. Anzi, considerata la troppa modestia delle persone che sarebbero intervenute alla festa, il gran Penitenziere decise di permettere l'uso delle maschere.