Dichiaratamente autobiografico, ma anche inaspettatamente laconico, Montauk è l'apoteosi di quel genere di autofiction che lo scrittore svizzero ha praticato come nessun altro: un racconto articolato, sofferto, a tratti intriso di una malinconia devastante. Con Montauk Max Frisch ha ridisegnato i confini tra vita e arte, portando il lettore a comprendere più a fondo l'una e l'altra.